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per gli scribi

Toulouse en érasmienne

mercoledì 12 agosto 2015

Rimpianti o buoni propositi?

Ma come vorrei avere imparato python in questo momento. Non ho tempo!!!
E comunque cercasi maestri (bravi, eh!).

giovedì 6 agosto 2015

"La buona salute, dono del signore"

Parola di Tommaso Padoa Schioppa. "Nell' Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev' essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità."  Questo l'augurio che tale gentiluomo faceva nel 2001. Programma dalle sfumature medievali e dalla crudeltà reazionaria spietata, Ancien régime feudale in piena regola, oggi preso in parola dal governo passacarte di Bruxelles attualmente in carica nella penisola, penosa caricatura di novità inesistente. Tagli furibondi e forsennati sulla diagnostica, su esami costosi e delicati come le TAC e le risonanze, le prestazioni odontoiatriche, facendo finta di non sapere come in realtà queste ultime siano di fatto già limitate alle estrazioni e a interventi complicati. Prese di mira anche analisi come i trigliceridi, ogni possibilità di prevenzione, di monitoraggio è riservata a chi, grazie ai soldi che ci vengono tolti insieme all'assistenza sanitaria, potrà invece permettersi ogni controllo necessario E non nenessario.
La conseguenza inevitabile sarà un abbassamento della speranza di vita e di vita in salute tra i ceti medio bassi, che non potranno permettersi di pagare gli accertamenti di tasca propria se non in casi estremi, data la consapevole politica di tagli ai salari e pensioni coniugata a quella dei tagli ai diritti, come appunto è la salute. Dov'era la troika? In Grecia? Perché quei cattivoni corrotti s'erano indebitati (si suppone mentre le banche erogatrici dei crediti con soldi altrui, cioè dei risparmiatori, quelle banche così attente alle regole, erano distratte a guardar farfalle) per poi andarsene in pensione a cinquant'anni e tutti in spiaggia col mojito? Ah, ah: che risate. La troika è qui da un pezzo, mentre noi stiamo ancora a discettare di austerità si/no: la UE serve solo a imporre l'austerità, vale a dire la redistribuzione ai ricchi di quella porzione di denaro che aveva finora garantito ai poveri una minima dignità. Tutto questo viene teorizzato da Padoa Schioppa e messo in atto oggi, mentre il leguleio di turno, ben remunerato si suppone, fornisce copertura legale all'usurpazione fatta ai popoli del proprio destino.
 La rabbia è per la cecità di quanti, nel momento stesso in cui vengono derubati di futuro e ormai persino di vita, ripetono ancora a pappagallo la necessità di subire i tagli per espiazione e salvezza di non si sa bene quale parametro nazionale o valuta sovranazionale. La rabbia è per chi accetta imposizioni simili da parte di una manica di speculatori senza scrupoli come legge divina e naturale, anziché come furto e minaccia. E' oggi imposta una dichiarazione di guerra che chiama rivolta dell'anima e della mente contro un banditesco sopruso, in un'opposizione costante e inesausta, in un rifiuto della ricostruzione propagandistica di ciò che realmente sta avvenendo nel nostro mondo distrutto. La rabbia è per chi continua a pensare che sia ovvio e logico sacrificarsi in nome di un' Unione europea nata per opprimere i popoli, non per garantirne la dignità, sperandone in cambio un vantaggio che non è mai esistito.
La rabbia è per la rassegnazione, il volgere la testa dall'altro lato sospirando che "è sempre stato così". No, non è sempre stato così. Soprattutto non è affatto necessario che sia così. Assistiamo paralizzati a un ridisegnare complessivo dei rapporti sociali ed economici che non ha precedenti in oltre mezzo secolo: e ci lasciamo derubare come inetti senza coscienza.
La UE andrebbe politicamente sfracellata prima che sfracelli noi.

martedì 4 agosto 2015

Il lusso

Due femmine innanzi a una vetrina, profondamente assorte nell'operazione che i Francesi chiamano, appunto, lèche-vitrines. Sbrilluccicano girocolli di perle vere (qualcosa per cui mi venderei subito, ma dev'essere un girocollo, preferibilmente antico, della giusta grandezza, possibilmente con un'impercettibile sfumatura rosata), orecchini di brillanti, anelli di smeraldo.
"Pensa che bello avere un uomo che ti offre questi gioielli!" sospira una.
"Pensa che bello potersi offrire questi gioielli, quando se ne ha voglia!", esala l'altra.

Quale dei due sospiri appartiene a chi scrive?