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Toulouse en érasmienne

mercoledì 1 giugno 2016

Felici le anatre

Silenziosi e discreti, ma armati di macchine fotografiche, telefoni e tablettes, i parigini all'uscita dal lavoro oggi sono andati a dare un'occhiata alla grande piena della Senna. In molti altri luoghi la piena è diventata un'inondazione, le difficoltà sono grandi. Qui però l'innalzamento del livello di quattro metri rimane ancora altrettanti metri al disotto della grande piena del 1910, che qualche epigrafe commemora qua e là. Niente a che vedere con le piene del biondo, beninteso, al loro posto fa quasi sorridere. Ma la Senna è un tantino più larga e vederla sfiorare gli archi dei ponti, dopo averne sommerso i pilastri, fa un certo effetto.

Tutto ciò che nuota o galleggia ha l'aria soddisfatta:

Chi ha meno disinvoltura bada a non farsi chiudere fuori casa: gli elementi metallici appoggiati alla spalletta a destra sono l'estremità di una scala che si arrampica verticalmente alla fine della passerella, appoggiata al muro dell'argine.

compresi i pompieri, decisamente meglio attrezzati:

Dalla settimana scorsa ad oggi ha piovuto talmente tanto, che ci si crederebbe in una primavera italiana anziché in un'estate nordica. Pioggia fitta, continua battente, du jamais vu per Parigi, dove la pioggia o dura pochi attimi e bagna fino al midollo oppure è fine, lenta, costante. Stavolta no, stavolta è stata battente e implacabile per giornate intere. Le notti ci si addormenta sotto il suo fruscio che prosegue nel silenzio.
Penso a un amico che per hobby va in canoa: chissà se gli piacerebbe passare di qui, piroettando sotto al Louvre. In realtà la navigazione sulla Senna è stata bloccata. Persino i battelloni turistici non partono più, e stan lì. ormeggiati accanto al parco dell'Ile de la Cité.


Dopotutto chi sta messo peggio è lui, il povero Condorcet, sovrastato da prefabbricati, transenne e traffico. Lui che è diventato uno slogan per le manifestazioni di questi giorni: un popolo che ha la libertà ma è ignorante è un popolo schiavo, porta scritto sulle spalle qualcuno.

Le passeggiate lungo Senna sono interrotte perché le berges sono completamente sommerse, ma c'è sempre chi gioca a spingersi il più vicino possibile all'acqua, su pochi metri di acciottolato asciutto:



 Anche senza scendere dagli argini si può cominciare una dolcissima passeggiata in un'aria piena di foschia, eppure dolce, in una giornata di tregua come oggi. La luce è insolita, morbida, attutita. Il fiume attira la curiosità di uomini, signore, ragazzi abbracciati, amiche con la macchina fotografica in mano, lettori solitari.
Intanto corre verso la Normandia...
Continua...

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