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Toulouse en érasmienne

domenica 27 marzo 2011

La guerra

Ad andare in giro per la rete un pomeriggio di domenica, nuvolicchio, dopo ore di pulizie casalinghe, si capita su un sito che si chiama bibliolab
E'un sito curioso, un po'impacciato, che mescola diverse cose: una spiegazione della classificazione Dewey fatta per i lettori, antologie di lettura, e altro.
Ci sono anche dei testi letterari sul tema della guerra. Eccone due che la raccontano:

Giovanni Toselli, contadino e muratore,

testimonianza raccolta da Nuto Revelli ne “Il mondo dei vinti”
Poi (nel 1915) scoppia la guerra, che disperazione! Ma nemmeno un soldato era convinto di fare quella guerra, partivamo tutti malvolentieri. Uno da sposare è diverso...non ha nessuno dietro.
Noi avevamo famiglia, dovevamo lasciare il lavoro. Solo qualcuno volontario voleva fare la guerra, per fare carriera. Noi siamo andati in guerra per forza. Tanti qui di Peveragno prendevano porcherie per non partire e ne sono morti...
Su a Plezzo eravamo su una posizione avanzata che ci prendevano da tutte le parti, quota 900, dall’alto ci buttavano le pietre, da una parte sparavano col cannone e dall’altra ancora con la mitraglia.
Non ci arrivava più il mangiare e sono venuto a pesare trentacinque chili. (...)
Poi è venuta la ritirata, la nostra divisione ha resistito due giorni nella conca di Plezzo, (...) quando siamo scappati nella nostra vallata c’erano due metri di morti...
Eh, l’abbiamo vinta quella guerra ma l’abbiamo perduta. La statistica dice che sono di più i tubercolotici tornati dalla guerra del ‘15-’18 che i morti di quella guerra. Io ho preso il gas iprite sul Montello, e come sono tornato a casa dopo il primo giorno di festa, ero già ammalato di polmonite e ho tribolato due anni.

Bertolt Brecht (Germania, 1898-1956)

Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.


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